La Casa di Carta: la serie TV rivelazione (senza spoiler!)
La Casa de Papel: perché piace a tutti?
Perchè La Casa di Carta piace a tutti? Cosa rende la storia di una rapina alla Fabbrica Nacional de Moneda y Timbre di Madrid diversa dalle altre raccontate in TV? Perchè è impossibile guardare La Casa di Carta senza fare binge watching guardando una puntata dietro l'altra? E ancora, perchè una serie TV interamente basata su un furto alla zecca di Stato attira così tanto un pubblico così vasto?
Ecco i motivi per cui La Casa di Carta si è distinta nel suo genere fino a diventare una delle serie Netflix più viste in tutto il mondo. Cresciuta grazie al passaparola del pubblico, questa serie spagnola ha conquistato il grande pubblico grazie a meccanismi inaspettati, personaggi affascinanti e citazioni pop.
Nell'infinità sempre crescente di serie TV che vengono proposte da canali tradizionali e piattaforme di streaming, è sempre più difficile orientarsi fra i vari titoli delle serie TV del momento. Gli addetti al settore cercano di consigliare le produzioni più mainstream per scovare dei piccoli diamanti nascosti, ma capita che alcune serie arrivino al successo facendo tutto da sole: è il caso de La Casa di Carta, serie spagnola diffusa su Netflix che si è guadagnata un numeroso seguito di spettatori, soprattutto grazie al passaparola.
La trama (Senza spoiler!)
Un gruppo di rapinatori prepara per 5 mesi un piano inattaccabile per accedere e poi rinchiudersi dentro la Zecca di Stato spagnola. Lo fa con l'aiuto del Profesor, un uomo misterioso, ma colto e intelligentissimo, che vuole fare un mucchio di soldi senza rapinare tecnicamente nessuno.
Il gruppo infatti deve rimanere chiuso nell'edificio a stampare soldi a palate, vestiti di rosso e con una maschera di Dalì in viso per non farsi riconoscere: il tutto però viene complicato dalla presenza di più di 60 ostaggi, con relazioni di amore e odio tra loro stessi, dalle complicazioni all'esterno della Zecca dove l'ispettrice Raquel Murillo cerca di evitare disastri sia personali che sulla scena del crimine.
Una vera e propria partita a scacchi con la polizia, con colpi di scena a ripetizione.
Il metodo di narrazione de La Casa di Carta è realizzato con un montaggio alternato tra presente (la rapina) e passato (la preparazione), unito a colpi di scena - cliffhanger - di grande impatto. E forse è proprio questo ribaltamento continuo, questa capacità di creare un perenne stupore nello spettatore, a sopperire a tutte le mancanze di originalità di cui la serie TV è stata accusata, e a essere il suo principale punto di forza: il motivo per cui è quasi impossibile fare a meno di cliccare sul rettangolino in basso a destra “guarda il prossimo episodio”.
La Casa di Carta è oggettivamente uno dei prodotti migliori del panorama seriale degli ultimi tempi, se si stringe il cerchio alle produzioni europee.
Il carisma dei personaggi
Come nel primo film di Quentin Tarantino, Le Iene, gli otto rapinatori hanno l’obbligo di non svelare chi sono: ognuno viene ribattezzato con il nome di una città che ne rappresenta simbolicamente il carattere: Nairobi è una ex tossica con un bambino da ritrovare, Rio è un hacker ventenne e impulsivo, Mosca e Denver sono padre e figlio che sognano di sistemarsi per la vita, Helsinki e Oslo sono due commilitoni con un passato di guerra alle spalle, Berlino è un uomo freddo e spietato, probabilmente la figura più curiosa e controversa del gruppo.
Infine c’è Tokyo, un personaggio a metà tra Nikita e Mathilda di Luc Besson, voce narrante che porta il pubblico all’interno della banda dei rapinatori.
Ma il vero protagonista è indubbiamente il Professore: è lui ad aver formato la squadra e ad aver costruito quello che "è molto di più di un semplice furto", una vera e propria strategia di resistenza, un riscatto per una vita senza speranza.
Oltre al gruppo di ladri, la schiera dei personaggi si arricchisce raccontando anche le storie degli ostaggi e dei poliziotti: due su tutti l'ispettrice Raquel Murillo e il collega agente di polizia Ángel Rubio. Viene così a crearsi un sistema in cui, nonostante lo spettatore non possa fare a meno di immedesimarsi nei rapinatori, non si riconoscono più distintamente i buoni dai cattivi.
"Un'impresa impossibile", il video virale del calciatore Florenzi
Il successo de La Casa di Carta è stato dirompente per la miscela esplosiva di una serie TV diventata subito cult mondiale: questa rapina pulita ("non stiamo rubando niente a nessuno") alla Zecca di Stato è riuscita fin da subito ad incollare milioni di stettatori alla schermo.
Alcuni personaggi del mondo del calcio, come Castro, Juan Jesus e Pato, hanno pubblicato ultimamente video in cui cantano "Bella ciao", diventata ben presto un inno pop internazionale. In alcuni casi sono stati anche criticati per una presa di posizione troppo politica, in altri è stata addirittura Netflix stessa ad utilizzare calciatori come testimonial.
La Roma di recente ha vinto contro il Barcellona ed è andata alla semifinale di Champions League. Tutti parlavano di impresa impossibile, ma i giallorossi ce l'hanno fatta e hanno messo a punto la rimonta più clamorosa del calcio italiano.
Alessandro Florenzi, centrocampista numero 24, ha pubblicato sui propri social un video in cui indossa la maschera di Dalì, proprio come ne La Casa di Carta:
Un’impresa del genere richiede grande preparazione. Per poi ritrovarti lì, in un tunnel con gli altri. Vi guardate negli occhi e c’è tensione, ma anche tenacia, coraggio e rivincita. Insieme vi sentite invincibili, un inno alla resistenza. Sembrava impossibile per chiunque, ma l’abbiamo fatto in grande .
In collaborazione con We Are Social e Netflix, il centrocampista ha realizzato il video per la promozione della serie La Casa di Carta di produzione Netflix. Il parallelismo tra impresa impossibile sul campo (vittoria contro il Barcellona) e la trama della serie TV (una rapina impossibile) è stata la chiave creativa e vincente del video.
Un nuovo colpo nell'aria: la terza stagione
Dopo il successo dei primi due capitoli, la notizia era già nell'aria da tempo: Netflix ha confermato ufficialmente l'arrivo della terza stagione de La Casa di Carta, la serie TV non inglese più vista in assoluto sulla piattaforma di streaming.
L'annuncio è arrivato durante un evento a Roma, nel corso del quale sono state trasmesse le prime due puntate della seconda stagione. Era presente anche Álvaro Morte, che nella serie interpreta il Professore. "Stiamo preparando un nuovo colpo", aveva twittato dal suo account in tempi non sospetti: era il 4 aprile e i fan avevano già iniziato ad esultare.
Ancora non ci sono notizie ufficiali né sulla trama, né tanto meno sugli attori protagonisti e i loro ritorni, ma è quasi certo che rivedremo tutti i membri principali del cast. Úrsula Coberó, interprete di Tokyo, ha rivelato di essere scoppiata a piangere dalla gioia quando le hanno annunciato la terza stagione (sicuramente come molti telespettatori!) de La Casa di Carta.
La Casa di Carta è tutto questo: un prodotto imperfetto, a tratti volontariamente assurdo, ma indiscutibilmente incalzante e magnetico che ha sicuramente tutte le carte in regola per non passare inosservato.
Le 10 Curiosità su La Casa di Carta
Abbiamo raccolto in questa infografica le 10 curiosità più intriganti che abbiamo trovato su La Casa di Carta: fatemi sapere se avete apprezzato! :)
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